Sullo sfondo dei moti di piazza, nell’eco della piazza, in scena un’Arlecchino o almeno quello che ognuno di noi riconosce come il celebre personaggio della commedia dell’arte italica, ma che rivisto e corretto ai giorni nostri, non si presenta tanto nella sua versione frizzante e baldanzosa, quanto piuttosto sagoma dimessa e riflessiva. Prendendo spunto dal dipinto di Picasso “Arlecchino allo specchio”, esploriamo le possibilità fisiche e le posture del personaggio nel tentativo di farlo uscire dalla tela picassiana, per riflettere sulla condizione di noi umani dinanzi ai crocicchi della vita.
Un mito orfico narra che Dioniso fanciullo è attirato dai Titani con vari giocattoli, fra cui uno specchio: e proprio mentre contempla l’immagine che lo specchio gli rimanda – non la sua immagine, ma quella del mondo – i Titani lo sbranano. Ci è venuto naturale collegare il mito al dipinto di Picasso: Arlecchino allo specchio…cosa vede? Noi abbiamo immaginato che, come Dioniso, veda il Mondo! …la totalità frantumata di se stesso, gli uomini, le cose, noi…


Eco dal mondo – 9 giugno, ore 21 – SALA OCRA

Di e con Paolo De Santis, Francesca Cinalli, Amalia Franco
Produzione Compagnia Teconologica Filosofica

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