Di e con: Cristian Zinfolino
Regia: Giovanni Berretta
Ne “Il Naso”, Gogol affermava: “Ma al mondo non c’è nulla di duraturo e perciò anche la gioia, nell’attimo che segue, non è già più così viva; poi essa diventa ancor più debole e, infine, inavvertitamente si confonde con lo stato d’animo abituale, come nell’acqua un cerchio prodotto dalla caduta d’un sassolino finisce per confondersi con la superficie liscia.“
Da questa frase parte la riflessione della seconda parte di “#Nasogram”, ricercando qual è stata la strada per la vera felicità e l’affermazione di un corpo come manifesto politico. Un monologo intimo sull’amore e il concetto di essere umano.
Ph. Nicolò Puppo