Che fine ha fatto la poesia? In una società dove la parola è svilita per l’uso sovrabbondante che se ne fa, dove sms, chat e altro la stravolgono; dove la TV brucia programmi a raffica basati sull’ignoranza, lo scontro, la diffamazione; dove non esiste più pudore verbale, anzi chi ostenta volgarità è spesso premiato. Che senso ha far rivivere le parole di Shakespeare, Dante, Prevert, Montale, Neruda? Cosa può ancora dire e insegnare la poesia? Questo recital per poesie e musica vuole riportare il pubblico al semplice ascolto delle parole, alla riflessione sulla loro importanza, al piacere della loro comprensione ed alla bellezza del loro suono quando, volutamente, non hanno significato. Ma c’è di più. Poesia non è soltanto quella che ancora vive nei testi dei grandi scrittori, ma può esistere in ogni cosa. Poesia può essere uno sguardo, un gesto, una risata. Può essere lo stare insieme, scambiarsi opinioni, ascoltare musica, insomma tutto ciò che parte da noi e che a noi ritorna. Questo spettacolo vuole, per una sera, riportarci alla saggezza dei nostri vecchi, quando le parole erano di meno ma pesavano di più.
Chi è in scena
Marco Balma, voce da 20 anni sulla scena teatrale spezzina, è colonna portante della Compagnia degli Evasi, nelle vesti di autore, attore, regista ed insegnante di teatro. Come regista ha vinto 2 volte il festival di Castelfranco di Sotto con ‘Molto rumore per nulla’ di W.Shakespeare e con ‘Estate e fumo’ di T.Williams. Ha vinto lo stesso festival come autore-attore della piece ‘Sepolti vivi’, pluri-premiata anche al festival di S.Miniato. Ha scritto e interpretato numerose produzioni video su temi come la resistenza con ‘”I ragazzi del ’43-44” recitando con Ottavia Piccolo, o per il centenario della CGIL recitando Ivana Monti, fino ad arrivare ad essere chiamato come autore- attore per la messa in scena al Teatro Studio del Piccolo di Milano di “Dodici dodici-‘69” per il quarantennale della strage di Piazza fontana al fianco di Laura Marinoni e Marco Balbi. Le sue poesie sono state più volte premiate. Ricordiamo inoltre regia e lettura dell’Iliade e dell’Odissea, l’interpretazione nel musical per ragazzi “Cyrano, spadaccino e poeta” con il coro “Fabrizio De Andrè” di Gloria Clemente e “JACOBS” di cui è autore per la Compagnia degli Evasi.
Roberta Castelli, violoncello diplomata in violoncello presso il Conservatorio di Musica A.Boito di Parma, ha perfezionato lo studio dello strumento con la violoncellista Marianne Chen. E’ docente di violoncello presso la Scuola Comunale di Musica di Carrara, l’ Accademia Bianchi di Sarzana e La Nuova Musica di La Spezia. Svolge attività concertistica con un quartetto di musica da camera e in duo con la flautista Elisa Cantoni.
Giuditta Gasparini, flauto traverso nata a Sarzana il nel ’87 si è diplomata al Liceo artistico ‘Vincenzo Cardarelli’ di La Spezia. Dal 2006 come allieva del Conservatorio G. Puccini della Spezia partecipa a vari concerti e manifestazioni organizzati dal Conservatorio stesso, sia nell’Orchestra del Conservatorio, che nel gruppo di soli fiati del Professor Bacci. Nel 2007 partecipa ad un corso di perfezionamento sotto la guida della flautista Marianne Eckstein. Nel 2010 consegue la Laurea triennale in Scienze dei Beni culturali presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa. Nel Febbraio 2011si diploma in Flauto traverso nell’Indirizzo tradizionale al Conservatorio G. Puccini di La Spezia nella classe del Professor Roberto Pappalettere. Nello stesso anno partecipa a vari concerti tra i quali quello tenutosi per la Giornata della Memoria a seguito di un seminario di Musica ebraica, e con il Gruppo corale UT-RE-MI di Arcola (SP). Attualmente è insegnante di Flauto traverso presso l’Accademia Bianchi di Sarzana e sta per conseguire una seconda laurea in Storia e forme delle Arti visive, dello Spettacolo e dei nuovi Media, all’Università di Pisa.