In questo sabato, ci fa compagnia con la sua storia Nicola (Albertarelli), membro poliedrico di Ordinesparo.
Vengo perché?
Penso sia il bisogno di dire qualcosa di mio, senza pensarci troppo, e senza il bisogno che sia per forza qualcosa di fantastico. Quello che facciamo in sala in fondo porta a far uscire cose di me, la meraviglia è quando accade in tutta la sua semplicità.
In quale momento ti sei sentito più vivo?
Gli spettacoli e il lavoro di sala mi lasciano di continuo momenti di vita. A volte li trovo negli sguardi delle persone che vengono a vederci, nella mia voce che cambia, nel ritmo con gli altri compagni o semplicemente nell’attesa di non sapere cosa succederà.
Qual è la difficoltà maggiore che pensi di aver superato?
Non sono bravo a dare un ordine di importanza, comunque me ne vengono in mente due: la prima è stata imparare a non avere gli occhiali sul naso durante le prove; l’ultima è stata imparare a chiedere aiuto nei momenti difficili.