Questo sabato lo dedichiamo a un’altra performer che in Ordinesparso c’è da molti anni. Lei è Beatrice (Mencarini) è questa è la sua storia:

2013 – Catabasi

2014 – Ho Incontrato

2015 – I colori dell’Apocalisse

2016 – Cassandra

2017 – Leviathan

C’è stato un momento in cui hai pensato “chi me l’ha fatto fare”?

Innumerevoli volte. Soprattutto all’inizio. Sono sempre stata timida e prima di capire che in sala potevo esprimermi liberamente senza incorrere nel giudizio degli altri (e di me stessa), ci ho messo un po’. Quindi continuavo a vergognarmi e a dirmi “ma chi me l’ha fatto fare?”. Sensazione amplificata ancora di più davanti a un pubblico. Probabilmente il mio censore interiore ha avuto bisogno di molto tempo per rilassarsi e concedersi una vacanza ma adesso, grazie all’atmosfera di fiducia che si è creata con i miei compagni, mi sento davvero fortunata a godere di questo nostro spazio sacro.

Qual è la difficoltà maggiore che pensi di aver superato?

Catabasi! Il mio primo spettacolo, fatto dopo solo un anno di teatro e con ancora tutta la timidezza del mondo addosso. Eravamo solo in due, io e Cristian, e dovevamo tenere il palco per 40 minuti. Dovevamo leggere, ballare, cantare, spogliarci, pitturarci…e chi più ne ha più ne metta. Da lì in poi è stato tutta discesa!!!

In quale momento ti sei sentito più vivo?

Sicuramente mentre lavoravo al mio monologo di Cassandra. Poter lavorare da sola con Giovanni è stato il regalo più grande che mi abbia potuto fare. Mi sono divertita molto a studiare il personaggio e a mettermi in gioco personalmente nel farlo vivere. È stato emozionante e divertente. Ricomincerei anche domani.

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