In Ordinesparso, c’è anche chi ha fatto un piccolo pezzo di strada, portando con sé il proprio bagaglio di vita e esperienza. Questo è ciò che ci regala Stefano (Giuntini), con noi dall’anno scorso:
Vengo perché?
Quando ho deciso di unirmi a Ordinesparso, non avevo ben chiare le ragioni. Qualcosa mi attirava e mi ha fatto cambiare strada. Poi ho cominciato a capire: vengo per respirare. Non l’ossigeno: non si tratta di un bisogno fisiologico. Sono qui per respirare quell’aria sospesa che fuori non trovo, quell’atmosfera che accoglie anche gli aspetti più nascosti del modo di essere, quegli aspetti difficili da mostrare ma che sono l’essenza dell’arte.
Qual è la tua risorsa?
La mia risorsa principale è la tenacia. È un punto di forza del mio modo di approcciarmi alla vita, e quindi al teatro. Mi permette di sperimentare sempre, senza demordere, specialmente in situazioni di cui non ho controllo totale. La tenacia mi fa innamorare incondizionatamente di ciò che è nuovo per me, di ciò che appunto non controllo. E mi piace pensare che sia contagiosa.
Qual è la difficoltà maggiore che pensi di aver superato?
Non so se l’ho superata, di sicuro ho acquisito maggiore consapevolezza su questo. Si tratta della difficoltà nel fidarsi, degli altri e di me stesso. E quindi di lasciarsi andare. Questa è una barriera che penso di aver abbattuto. Credo che sia la chiave: sentire e fidarsi, uno scambio continuo e una scoperta costante di sé attraverso gli altri. Sono da poco in Ordinesparso, ma penso che davvero questa sia la forza del vivere nella compagnia.