A meno di una settimana dall’inizio di NIN Estate, la rassegna di teatro che si terrà dal 4 all’11 di Giugno in Fortezza Firmafede a Sarzana, abbiamo incontrato il direttore artistico della kermesse Giovanni Berretta, il quale ci ha raccontato questa sua ultima fatica sotto ogni dettaglio e aspetto.

Giovanni spesso si parla di crisi del settimo anno, NIN| Estate quest’anno è proprio alla sua settima edizione in Fortezza, quali sono le sensazioni in vista di questo appuntamento così importante?

Come sempre noi cerchiamo di andare oltre le frasi fatte, se veramente esiste una crisi del settimo anno di certo non ha toccato noi e sono certo non toccherà la rassegna. Andare contro questi luoghi comuni non è una novità per noi: a teatro dicono non porti bene usare il viola e noi abbiamo fatto del viola il nostro colore rappresentativo, dicono nessuno vada più a teatro ma i nostri laboratori e le nostre rassegne hanno sempre grande partecipazione. Il nostro segreto è anche questo, sfidare i preconcetti ci dà la forza di mostrare il meglio di noi, di lavorare con più entusiasmo.

Ogni anno questa rassegna ci ha stupito con continui rinnovamenti, non vi siete mai adagiati su una formula vincente. Avete sempre cercato di trovare modi nuovi per stimolare, per far si che il percorso arricchisse l’esperienza dello spettatore. Sarà così anche quest’anno?

Come sempre crediamo che il festival non debba essere solo un contenitore delle performance degli artisti, ma debba essere un organismo vivo in grado di donare, ad artisti e spettatori, energia e vita. Il valore del festival è maggiore al valore complessivo delle performance e degli artisti che lo compongono, solo così possiamo veramente donare agli spettatori un’esperienza del tutto nuova. Per fare questo credo che sia anche fondamentale l’aiuto che ci doneranno Stefano Lanzardo, Nicola Tognoni ed Emiliano Bagnato, i quali si occuperanno di creare l’atmosfera di tutto il festival. Stanno preparando un lavoro stupendo sul tema del labirinto e del Minotauro. Sono certo che il loro lavoro ci darà grande forza.

Come funzionerà nello specifico la rassegna per chi viene ad assistere agli spettacoli?

Ogni sera si inizia alle 21:00 e pagando un biglietto di soli 10 euro si potrà assistere a: due spettacoli di circa 30-40 minuti, intervallati da un intermezzo di 10 minuti circa, che abbiamo chiamato “Empatia”, tutto quanto  accompagnato da mostre e installazioni che abbiamo situato in vari punti della fortezza.

Un programma ambizioso e così ricco di partecipazione, come hai trovato le forze per metterlo in piedi?

La forza arriva tutta quanta dalla nostra Compagnia: Ordinesparso. Quest’anno è stato un anno di esponenziale crescita per tutti noi, crescita non solo artistica ma anche organizzativa. Se ci è possibile presentare ogni sera così tante performance è perché ogni sera noi proponiamo spettacoli di un ospite affiancate da nostre creazioni. Ho chiesto alla compagnia un grosso sforzo all’inizio dell’anno e loro hanno risposto donandomi più di quanto mi aspettassi. Una rassegna del genere richiede un grande sforzo, ma se mi fermo e penso al modo in cui la stiamo realizzando sorrido penando che ci aspetta un futuro ancora più denso di momenti come questo.

Prima hai sottolineato come andiate spesso contro le tendenze comuni e come riusciate a trovare sempre grande partecipazione nonostante si parli sempre di più di “teatro in crisi”, pensi che la simbiosi che vi vede da anni al fianco del Liceo Parentucelli, possa esservi stata d’aiuto in questo senso?

Assolutamente si! La Compagnia però non è la nostra unica forza, tutto questo non sarebbe possibile senza l’aiuto fondamentale che viene sempre dato dal Liceo Parentucelli di Sarzana, che anche quest’anno si è rivela una colonna portante di tutto il nostro lavoro. Per questo motivo i ragazzi del liceo hanno uno spazio molto importante nella rassegna, non solo con le loro performance ma anche con l’aiuto che ci daranno nel gestire il flusso di persone. Ho pensato che donare ai ragazzi un loro spazio e un compito importante come quello di accompagnare gli spettatori all’interno della rassegna fosse un modo per ripagare, almeno in parte, tutti gli sforzi che il Liceo ha fatto per noi. Spesso ci siamo trovati in difficoltà in questi anni e spesso il Liceo ci è venuto in soccorso, è un aiuto sempre fondamentale per noi. Ci tengo veramente a ringraziare il dirigente scolastico: Vilma Petricone, anche grazie a lei il nostro sogno prende forma. Oltre alla Compagnia ed oltre al Liceo ci tengo anche a ringraziare fortemente il Sindaco di Sarzana Alessio Cavarra, l’aiuto e la disponibilità che ci vengono sempre dati da lui e da tutto il Comune sono fondamentali.

Hai parlato di Empatia prima, di cosa si tratta precisamente?

Ogni sera due persone si metteranno in collegamento. Prima tra di loro, poi con lo spazio, poi con il pubblico. Due esseri che vivono e rendono vivo Ordinesparso. Ogni sera un argomento diverso, uno spaccato di vita, un attimo di sincerità verso chi sogna. Due persone alla ricerca del momento empatico con l’altro. Due essenze ma con una emozione in comune.

Ogni anno la rassegna è contraddistinta da un tema ben preciso, quest’anno quale sarà il tema che accompagnerà NIN?

Abbiamo deciso che il tema della rassegna di quest’anno sarà Open Mind. Vogliamo lanciare un messaggio, un messaggio che non abbia alcuna pretesa ma che ci rappresenti, che rappresenti il modo in cui facciamo teatro e il modo in cui viviamo. Open Mind significa tenere la mente aperta. Aperta verso l’altro, verso il diverso ma anche verso di noi e verso la nostra creatività. Questo è un tema a noi caro e che ci aiuta a dare una direzione precisa a tutto il nostro lavoro. Per questo motivo lo abbiamo scelto, ed abbiamo scelto anche queste righe che accompagnano tutta la rassegna:

“Abbiamo sognato terre lontane

futuri impossibili

mete irraggiungibili.

Ma quale sentimento più grande

se non il nostro coraggio

di amare, combattere, crescere

ci ha portati fino qui?”

 

Hai parlato della Compagnia e hai parlato del Liceo, ma hai anche nominato degli ospiti, chi saranno e cosa porteranno in più al festival?

Gli ospiti portano un vero e proprio valore aggiunto, al Festival e a tutti gli artisti presenti. Abbiamo ospiti di ogni tipi ed ognuno di loro ha donerà qualcosa di diverso ed unico, dai ragazzi dei Campi Creativi di Torino, alla Compagnia Brick, passando per lo spettacolo di Alessandra Dell’Atti e Francesco Gabrielli, senza dimenticarci dell’associazione teatrale Guarnieri di Lucca diretti dalla regista Miriam Iacopi con cui io stesso ho avuto la fortuna e il piacere di collaborare durante l’anno. Saranno presenti anche artisti locali come Angela Teodorowsky e il Teatro Alchemico e Toni Gabrini, i quali non si sono limitati a portarci il loro lavoro ma hanno anche dato sempre un grande appoggio fondamentale per mettere in piedi questo nostro grande sogno.

Anche il 20 e il 21 Maggio scorso eravate in fortezza con il vostro “Odisseo – le viscere del viaggio” riproporrete durante la rassegna questa vostra ultima fatica, vista la grande affluenza delle due date di Maggio?

Si, abbiamo deciso che domenica 11, per chiudere il NIN riporremo il nostro spettacolo itinerante. Sarà un bel modo per congedarci, per salutare il pubblico. Odisseo è, proprio come la rassegna, uno sforzo collettivo della Compagnia, la testimonianza di ciò che dicevo in precedenza: la compagnia è in continua crescita. Io voglio mostrare questa crescita e cerco sfide creative che ci permettano di alimentarla. Basti pensare a quante nuove regie abbiamo quest’anno, tutte di membri della Compagnia. Nicola Albertarelli, Nicola Pinelli, Cristian Zinfolino, Davide Notarantonio e Alessandro Beghini, il quale a soli 22 anni ha curato la regia del nostro laboratorio teatrale insieme a Simone Durante. Questi nomi sono solo una parte della splendida Compagnia che vive e cresce ogni giorno e di cui vado incredibilmente fiero.

Ricapitolando dicci cosa dobbiamo aspettarci e cosa dobbiamo fare per non perderci questo festival.

Ogni sera dal 4 all’11 giugno in Fortezza Firmafede a Sarzana a partire dalle 21:00. 10 euro il biglietto unico per entrare oppure potete anche fare un comodo abbonamento di 30 euro che vi garantirà l’accesso al festival per tutta la settimana. Martedì sera inoltre in occasione dello spettacolo dei ragazzi del Parentucelli l’entrata sarà gratuita.

Dovete aspettarvi una festa, un gioco, un mondo fatto di teatro e arte in ogni sua forma che celebra e stimola l’apertura alla creatività e alle differenze di ogni genere.

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