Immagina una catena, una lunga catena. “Ad una estremità abbiamo lo spettacolo, L’arte come presentazione, in cui si lavora alla visione che appare nella percezione dello spettatore. Se tutti gli elementi dello spettacolo sono elaborati e perfettamente montati (il montaggio), apparirà nella percezione dello spettatore un effetto, una visione, una certa storia; in qualche misura lo spettacolo appare non sulla scena, ma nella percezione dello spettatore….all’estremità opposta si trova qualcosa di molto antico, ma sconosciuto nella nostra cultura di oggi: L’arte come veicolo che non cerca di creare il  montaggio nella percezione degli spettatori, ma negli artisti che agiscono. Questo è già esistito nel  passato, nei Misteri degli antichi. … L’arte come veicolo si orienta verso un lavoro completamente diverso: concentrato sul rigore, sui dettagli, sulla precisione —…Ma attenzione…è l’altra estremità della stessa catena.

da Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche di T. Richards

Il lavoro di ricerca della Compagnia dell’Ordinesparso trae molta ispirazione da queste parole. La vera protagonista è la vitalità, la purezza dell’emozione, la ricerca di una perfezione che dia vita. Per questo ci vuole precisione, dedizione, cura dei dettagli che possa suscitare nello stesso attore sentimenti reali in una performace. Se avete voglia di far rivivere il vostro corpo, provare emozioni reali e ristabilire una consapevolezza tra movimenti e sensazioni, allora siete invitati al laboratorio di NIN|Nuove Interpretazioni (la rassegna teatrale che anima l’inverno sarzanese) che si occuperà di indagare e lavorare diversi aspetti della formazione dell’attore: gestione dello spazio scenico, dei tempi e dei  ritmi della rappresentazione teatrale; lavoro specifico sul fisico (disequilibri, contrasti, equivalenze, omissioni) per rompere i movimenti quotidiani, trovare la propria espressività corporea e riattivare “l’intelligenza del corpo”; elementi di training vocale, dal respiro all’uso delle risonanze nel corpo, all’emissione vocale; lavoro sui sensi (anche quelli meno utilizzati a teatro come olfatto, gusto e tatto) alla ricerca di un contatto tra esseri umani, di vita e di emozioni. Un percorso per incontrarsi e incontrare in cui l’attore non è più colui che attua ma è colui che vive!

Allora vi aspettiamo numerosi, lunedì 23 settembre alle 21 a Teatrocra (piazza Terzi, ex mercato) .  A cura della Compagnia dell’Ordinesparso e diretti da Giovanni Berretta, i laboratori cominceranno lunedì 23 con una lezione-presentazione dei due percorsi: “iniziale” e “avanzato”.

Potete trovare altre informazione sull’evento di FB a questo link.

 

 

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