In scena la Follia in giacca e cravatta, che elenca quanti vantaggi arreca a tutti gli uomini rendendo la loro vita più piacevole.
Attraverso la brillantezza e l’allegria, giocando con i difetti e le abitudini di tutti gli uomini, la Follia colpisce al centro i mali del suo tempo.
Lo spettacolo ha due chiavi: intima e pubblica.
Quella intima ha a che fare con l’alternanza di razionalità e irrazionalità che caratterizza la vita di ognuno di noi. La chiave pubblica sostituisce il bersaglio rinascimentale della Follia adattandolo ai nostri tempi.
Lo spettacolo prevede un coinvolgimento di persone del luogo che raccontano una loro “follia”, il loro rapporto con l’irrazionalità, promuovendo uno scambio interculturale e intergenerazionale con una pratica di inclusione sociale.
Lo spettacolo cambia ad ogni appuntamento a seconda del luogo e delle persone che vi partecipano, sperimentando di volta in volta interazioni sorprendenti con il pubblico.
Il progetto
Lo spettacolo prevede un coinvolgimento di persone del luogo che raccontano una loro ‘follia’, il loro rapporto con l’irrazionalità, promuovendo uno scambio interculturale e intergenerazionale con una pratica di inclusione sociale. Lo spettacolo cambia ad ogni appuntamento a seconda del luogo e delle persone che vi partecipano, sperimentando di volta in volta interazioni sorprendenti con il pubblico. Il punto di partenza è Erasmo da Rotterdam. Il punto di arrivo, dopo un anno, si alimenterà delle testimonianze di tutti i cittadini partecipanti al progetto, tenendo conto anche del nuovo contributo dato al tema razionalità/irrazionalità dal premio nobel dell’economia, lo psicologo Daniel Kaheman, con la sua nuova pubblicazione dal titolo “Pensieri lenti e pensieri veloci”. Prima della data dello spettacolo si tiene il workshop Follia, attraverso il quale si riuniscono le persone che parteciperanno allo spettacolo. Il tema è quello dell’equilibrio tra razionalità e irrazionalità declinato nella vita privata e nel mondo del lavoro. Le diverse fasi del progetto saranno documentate attraverso un diario cartaceo e video inserito in rete, curato da Valeria Banchero.