Parte queste nostra piccola rubrica interna. Abbiamo deciso di presentarvi attraverso tre domande, le persone che agiscono all’interno di NIN|Nuove INterpretazioni, che cercano di offrirvi la rassegna teatrale che in tanti seguono con affetto. e di questo vi ringraziamo. Iniziamo la nostra carrellata di volti, persone ed anime con Beatrice, l’addetta Ufficio Stampa. Beatrice, oltre a fare parte del Laboratorio Ordinesparso, è vicepresidente della compagnia apportando i suoi sforzi nel pubblicizzare eventi e notizie legate ad Ordinesparso. Ma non perdiamo altro tempo:
Com’è nata la tua passione per la scrittura e la voglia di fare giornalismo?
La mia passione per la scrittura… Non saprei proprio dirti come è nata, è sempre stata con me. Scrivevo fin da piccola, poesie, pensieri, racconti. Poi ho abbandonato la vena creativa per approdare a una scrittura più razionale, critica. Scrivevo nel giornalino della scuola, appuntavo riflessioni, pensieri… Alcuni anni fa ho tenuto per alcuni mesi un blog in cui mettevo le mie recensioni a film e libri. Ora non riesco più ad aggiornarlo a causa dei molti impegni ma è un progetto che sicuramente riprenderò.
Con la stesura della tesi e poi la pubblicazione del libro su Pavese ho potuto mettermi alla prova e capire se davvero poteva essere la mia strada e per adesso ho ricevuto alcune conferme che mi incoraggiano. Attualmente con il dottorato di ricerca e le collaborazioni giornalistiche continuo a esercitare l’arte della scrittura, attraverso la stesura quotidiana di saggi e articoli.
Cosa significa per te NIN?
Nin è in primo luogo la possibilità di vedere uno spettacolo di teatro il sabato sera nella mia città. La possibilità di conoscere compagnie provenienti da tutta Italia e la possibilità di stupirmi, conoscendo nuovi stili e nuovi modi di fare teatro. Nin è una creatura genuina, nasce dall’amore per il teatro di Giovanni e dalla voglia di fare di tutta la compagnia: ognuno dà il suo contributo, nel modo che può, con le capacità che ha. C’è chi passa il sabato sera a fare il servizio bar, chi la biglietteria, chi scrive gli articoli, chi ospita e accoglie gli artisti, chi il sabato pomeriggio aiuta con la scenografia, chi pensa alle luci e alle attrezzature…
Quale degli spettacoli visti a NIN fino ad ora ti sarebbe piaciuto recitare e perché?
Mi sarebbe piaciuto interpretare Kafka nel regno dei cieli perché si capiva che, dietro al lavoro di regia e drammaturgia di Andrea Cramarossa, c’era un approfondito lavoro di studio della vita e dei testi di Kafka. La mia formazione mi fa senza dubbio propendere per un lavoro di questo calibro, infatti mi piacerebbe molto raccogliere la difficilissima sfida di portare sulla scena la vita e le opere di uno scrittore…