La Compagnia è una famiglia, e come in tutte le famiglie c’è chi rimane, chi parte, chi ritorna e chi ne entra a far parte. Un esempio è proprio la presentazione del lavoro emerso da questo laboratorio, qualcuno che ritorna per un momento, altri che stanno con noi per la prima volta. Ogni lavoro è una scommessa e questa è una scommessa a breve scadenza: un laboratorio di 8 ore per presentare un lavoro sulla preghiera. A ognuno la sua, ognuno con il suo modo. Un percorso itinerante che si muove tra le voci e che si arricchisce dei movimenti dei partecipanti.

Come hai conosciuto/ come sei entrata nella compagnia dell’Oridnesparso?

Ho conosciuto l’Ordinesparso in un momento in cui vagavo ancora da una città all’altra, anch’io con un ordine sparso in testa. Quando sono rientrata a Sarzana, Giovanni e Davide mi hanno invitato ad entrare in sala con loro. Erano, all’epoca, un torturato e un torturatore e io cantavo una ninna nanna per loro. Un ninna nanna che portavo da lontano e dal passato, dagli anni del teatro a Bologna. Così ci siamo incontrati.

Che cos’è Nin?

Nin è la possibilità del teatro. Una rassegna di teatro che, fin dalla prima edizione, ha unito compagnie della provincia a compagnie nazionali. Ha dato alla città di Sarzana la possibilità di andare a teatro sotto casa, di incontrarsi in un foyer, di tornare a parlare di teatro in maniera continuativa e non solo per gli spettacoli-evento. E’ la possibilità d’incontro e dialogo tra generazioni. Può rendersene conto chiunque, basta entrare.