Erica Taffara, l’attrice protagonista stasera (sabato 22 dicembre) a “nin”, risponde a 3 domande che gli abbiamo posto, a poche ore dallo spettacolo.
1. Ci racconti la tua compagnia?
Teatrocontinuo è nato nel 1975 come teatro d’arte, di ricerca e di gruppo. E’ stato fondato da Nin Scolari e Luciana Roma e da allora nel gruppo si sono succedute decine e decine di persone, che hanno fatto un po’ di strada assieme, affrontato grandi imprese, e poi se ne sono andati per i più svariati motivi, portandosi via esperienze che lasciano segni e lasciando a loro volta una traccia nel gruppo.
Io sono arrivata a Teatrocontinuo nel 1994 e nel 2014 compio vent’anni di Teatrocontinuo.
Sono rimasta a lavorare con Teatrocontinuo perché le motivazioni che mi tengono ancorata al mondo dell’arte e di questo strano modo di vivere la vita oscillano fra il bisogno di concretezza e il bisogno di volare, perché il lavoro pionieristico sui Miti e nelle Aree Archeologiche ideato da Nin l’ho sempre avuto nel cuore e sentito mio. Perché credo veramente nel lavoro di sala e credo nella ricerca, credo che bisogna andare avanti e non restare dove si è, andare oltre e congiungere il teatro, lo spettacolo, veramente con quello che si cerca nella vita.
Io ho sempre pensato che la vita bisogna coltivarla e tenerla viva, (che paradosso!) e che anche con un figlio si potesse continuare la strada del teatro come noi la intendiamo, ma non credevo di poterlo mai provare veramente.
2. Cosa ti aspetti da “nin”?
Il teatro lo fanno le persone, o per dirla come Eugenio Barba, la loro biografia, quindi il Teatrocontinuo di Nin è finito con Nin. Ora Teatrocontinuo continua con noi perché Nin ha avuto, tra i tanti, il merito di credere nella pedagogia e nella divulgazione del suo modo di intendere il teatro. La rassegna “nin” è una testimonianza di questa filosofia, ed etica teatrale. Attraverso “nin”, il suo direttore artistico Giovanni Beretta formatosi in parte a Teatrocontinuo, reinterpreta e fa sua una offerta teatrale che contribuisce a tenere viva una passione per questa forma artistica.
3. La rassegna è dedicata a Nin Scolari, fondatore di Teatrocontinuo: ci puoi dire un ricordo di lui, una frase, qualcosa che lo rappresenti?
Nin Scolari è stato il mio maestro, e una cosa che non si stancava di ripetere fra le tante era che l’attore nel suo lavoro deve essere umile e generoso, con la facoltà di custodire gelosamente il proprio segreto. Nei suoi spettacoli gli attori hanno sempre potuto lavorare all’interno della sua regia sentendosi parte di essa, perché avevano la possibilità di elaborare il proprio filo rosso, custodendo il proprio segreto. E’ un insegnamento che come attrice ho trovato molto prezioso, e che ora, da giovane regista, trovo ancora più importante.